Il Duomo di Siena passa da soggetto dell’analisi a scenario di uno studio sull’arte muratoria.
Comparando situazioni simili e partendo da Pitagora ed Euclide, passando via via dagli antichi Egizi e Sumeri, da Fidia a Vitruvio, si perviene a Fibonacci, ai suoi studi e a quelli di Piero della Francesca, per terminare poi su Fra Luca Pacioli, Leonardo da Vinci ed Albrecht Durer.
Lungo questa strada la chiave cercata assume contorni sempre più chiari, fino alle misure del Tempio ed alla G.
Partendo dall’ipotesi fatte, i templi perdono man mano i veli che li coprivano, San Galgano, Santa Maria e il Duomo di Siena ritrovano la loro chiave progettuale, la generalizzazione susseguente diviene ovvia e il Sator ci racconta il suo segreto.
Il segreto di Hiram